Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 8568 del 10 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:8568CIV

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso per cassazione, è tenuto a verificare il rispetto dei requisiti di ammissibilità previsti dall'art. 366-bis c.p.c., introdotto dal d.lgs. n. 40/2006, che impone al ricorrente l'obbligo di formulare per ciascun motivo un quesito di diritto che sintetizzi la fattispecie concreta, la norma violata e il principio giuridico di cui si chiede l'affermazione. Analogamente, per il vizio di motivazione, il ricorrente deve indicare il fatto controverso, le ragioni per cui la motivazione si assume omessa, insufficiente o contraddittoria, e circoscrivere puntualmente i limiti della censura. Il mancato rispetto di tali oneri processuali comporta l'inammissibilità del ricorso, in quanto la nuova disciplina mira a selezionare e qualificare le impugnazioni in sede di legittimità, imponendo al patrocinante l'obbligo di sottoporre alla Corte una finale e conclusiva valutazione della violazione di legge denunciata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PREDEN Roberto - Presidente

Dott. FINOCCHIARO Mario - Consigliere

Dott. MASSERA Maurizio - rel. Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. VIVALDI Roberta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 5592-2009 proposto da:

VE. AN. CA. , GR. MA. , elettivamente domiciliati in ROMA, VIA DI PIETRALATA 320, presso lo studio dell'avvocato RICCI REGINA, rappresentati e difesi dall'avvocato MONTELEONE LUCIO, giusta procura alle liti in calce al ricorso;

- ricorrenti -

contro

V. G. , elettivamente domiciliata in ROMA, VIA DI PIETRALATA 320-D, presso lo studio dell'avvocato MAZZA GIGLIOLA, rappresentata e difesa dal…

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