Consiglio di Stato sentenza breve n. 1039 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:1039SENB

Massima

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Il diniego di voltura di una concessione di occupazione di suolo pubblico può essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, senza necessità di entrare nel merito della legittimità del provvedimento impugnato. Il principio di diritto è che l'improcedibilità dell'appello per sopravvenuta carenza di interesse è una pronuncia di rito che evita l'esame del merito della controversia, qualora il ricorrente abbia perso l'interesse originario all'impugnazione. Tale principio si fonda sulla natura strumentale del processo amministrativo, volto alla tutela di situazioni giuridiche soggettive attuali e concrete, e sulla necessità di evitare pronunce meramente dichiarative o consultive. L'accertamento della sopravvenuta carenza di interesse è rimesso alla valutazione discrezionale del giudice amministrativo, il quale deve verificare se permangano le condizioni per l'utilità pratica della pronuncia richiesta. In tal caso, il giudice può dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito della legittimità dell'atto impugnato, in quanto la pronuncia sarebbe priva di effetti pratici per il ricorrente. La compensazione delle spese di giudizio è altresì una conseguenza logica di tale pronuncia di rito, in considerazione del relativo esito.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/03/2017

N. 01039/2017REG.PROV.COLL.

N. 02289/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 2289 del 2013, proposto da:
Crab s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Filippo Arturo Satta e Anna Romano, con domicilio eletto presso lo studio del prima, in Roma, Foro Traiano, n. 1/a;

contro

Roma Capitale, in persona del sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato Rosalda Rocchi, domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. DEL LAZIO – ROMA, SEZIONE II TER, n. 1591/2013, resa tra le parti, concernente un din…

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