Cassazione penale Sez. I sentenza n. 49814 del 23 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:49814PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di omicidio volontario si configura quando più soggetti, anche con contributi causali diversi, agiscono in modo sinergico e consapevole per cagionare la morte della vittima, anche se non è possibile stabilire con precisione il ruolo specifico di ciascuno. La responsabilità concorrente sussiste quando gli elementi oggettivi della scena del crimine, come le modalità di immobilizzazione e di legatura della vittima, dimostrano la necessità dell'intervento di più persone per realizzare l'evento mortale. Inoltre, la fuga congiunta dal luogo del fatto e la successiva collaborazione nella sottrazione di beni della vittima confermano la partecipazione consapevole e volontaria di entrambi i concorrenti all'omicidio, a prescindere da chi abbia materialmente posto in essere gli atti di violenza letali. Le dichiarazioni confessorie di uno dei concorrenti, se contraddittorie e in contrasto con gli altri elementi probatori, non sono sufficienti a escludere la responsabilità concorrente dell'altro imputato, in assenza di una motivazione adeguata che spieghi le ragioni per cui tali dichiarazioni debbano essere ritenute prevalenti rispetto al complessivo quadro probatorio. Il giudice di merito, nel valutare la prova, non è tenuto ad esaminare analiticamente tutti i parametri indicati dall'art. 133 c.p. per la determinazione della pena, essendo sufficiente una motivazione che dia conto in modo logico e coerente dei criteri seguiti, senza che ciò possa essere censurato in sede di legittimità, salvo vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1/2015 CORTE ASSISE APPELLO di PALERMO, del 03/07/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/03/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANO DI GIURO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 03/07/15 la Corte di assise di appello di Palermo confermava la sentenza della Co…

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