Il provvedimento di revoca della concessione di posteggio e dell'autorizzazione amministrativa per l'esercizio di attività commerciale su area pubblica, adottato dal Comune ai sensi dell'art. 62, comma 3, lett. a), punto 6, della Legge Regionale n. 24/2015, è un provvedimento vincolato, che non richiede una particolare istruttoria, essendo sufficiente l'accertamento oggettivo della mancata effettuazione di almeno la metà delle presenze obbligatorie nel corso dell'anno solare. Pertanto, il giudice amministrativo, in sede di impugnazione di tale provvedimento, non può sindacare la valutazione discrezionale dell'Amministrazione, limitandosi a verificare la correttezza dell'accertamento dei presupposti di fatto e di diritto. Inoltre, la parte ricorrente, fino al momento in cui la causa viene trattenuta in decisione, ha la piena disponibilità dell'azione e, quindi, può dichiarare di aver perso ogni interesse alla decisione, determinando l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse. In tali ipotesi, il giudice non può sostituirsi alla valutazione della parte ricorrente, ma deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso. Infine, in presenza di una manifesta infondatezza delle ragioni azionate, il giudice può disporre la revoca dell'ammissione al patrocinio a spese dello Stato, precedentemente deliberata in favore della parte ricorrente.