Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44076 del 15 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:44076PEN

Massima

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Il mancato avviso al difensore di fiducia della data di udienza camerale fissata per la trattazione di un ricorso in sede di esecuzione penale comporta la nullità assoluta ed insanabile della conseguente ordinanza, in quanto viola il diritto di difesa garantito dall'articolo 178, comma 1, lettera c), c.p.p. Il giudice dell'esecuzione, infatti, è tenuto ad osservare le prescrizioni dell'articolo 666, comma 3, c.p.p., che impongono l'obbligo di comunicare o notificare alle parti e ai difensori l'avviso della data di udienza camerale fissata per la trattazione del ricorso. La mancata osservanza di tale adempimento, che costituisce una formalità essenziale del procedimento, determina la nullità insanabile dell'ordinanza emessa, con conseguente annullamento e rinvio al giudice per il nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PI. PA. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 8/2010 GIP TRIBUNALE di FOGGIA, del 25/03/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MASSIMO VECCHIO; Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, Dott. ((omissis)), Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte suprema, il quale ha concluso per l'annullamento del provvedimento impugnato con rinvio al giudice a quo.

RILEVA IN FATTO E …

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