Il cambio di destinazione d'uso di un edificio non residenziale regolarmente assentito, situato in zona agricola e originariamente condonato, è ammissibile ai sensi dell'art. 4, comma 7, della L.R. Campania n. 19/2009 solo se finalizzato all'utilizzo dei volumi esistenti nell'ambito dell'attività autorizzata, ovverosia tra le categorie funzionali omogenee di attività produttive, commerciali, turistico-ricettive e di servizi, senza incidere sulla sagoma e sui prospetti dell'edificio. Tale cambio di destinazione d'uso non può comportare una modifica della destinazione urbanistica dell'area, essendo la deroga agli strumenti urbanistici vigenti prevista dalla norma limitata ai soli parametri edilizi e non estensibile alla conformazione urbanistica. Pertanto, il rilascio di un permesso di costruire per il cambio di destinazione d'uso da attività di ristorazione a struttura ricettiva in zona agricola è illegittimo, in quanto determina una variazione del carico urbanistico incompatibile con la destinazione di zona e non rientrante nell'ambito dell'attività autorizzata. Inoltre, il provvedimento è illegittimo per mancata acquisizione della delibera del Consiglio comunale che attesti l'interesse pubblico dell'intervento, come richiesto dall'art. 14 del D.P.R. n. 380/2001 per i permessi di costruire in deroga alle destinazioni d'uso.