Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25169 del 2 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:25169PEN

Massima

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Il giudice del riesame, nel valutare la gravità indiziaria ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve effettuare un'analisi concreta e puntuale delle singole imputazioni, senza operare un confronto con gli altri episodi contestati, la cui valutazione è autonoma e indipendente. La motivazione del provvedimento di annullamento della misura cautelare è adeguata e priva di vizi logici quando, sulla base di un esame approfondito del contenuto delle conversazioni intercettate, esclude la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in relazione a specifici episodi, pur in presenza di un quadro indiziario complessivamente grave per altri capi di imputazione. Il sindacato di legittimità sulla valutazione del giudice del riesame è pertanto limitato all'esame della coerenza e completezza della motivazione riferita al singolo episodio, senza poter estendere il controllo agli altri capi di imputazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio S. - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PMP PRESSO TRIBUNALE DI NAPOLI;

nei confronti di:

1) CA. GE. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 8838/2009 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 05/11/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CARCANO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), PER l'annullamento con rinvio;

udito il difensore avv. ((omissis)).

RITENUTO IN FATTO

1. Il Procu…

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