Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15493 del 20 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:15493PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di truffa può essere integrato dalla condotta di chi, pur non essendo l'autore materiale della condotta fraudolenta, abbia comunque contribuito in modo consapevole e volontario alla realizzazione dell'illecito, anche attraverso condotte di mera agevolazione o di rafforzamento del disegno criminoso, come il presentare il coautore come professionista qualificato o l'accompagnarlo negli incontri con le vittime, ovvero il ricevere sul proprio conto corrente i proventi dell'attività delittuosa. In tali ipotesi, il contributo causale del concorrente morale non deve necessariamente consistere in un apporto determinante o decisivo per la consumazione del reato, essendo sufficiente che la sua condotta abbia comunque agevolato o rafforzato l'azione delittuosa del reo principale. Pertanto, il giudice di merito può ritenere integrato il concorso morale nel reato di truffa anche sulla base di una valutazione complessiva degli elementi di fatto, senza che sia necessario individuare un contributo causale specifico e puntuale della condotta del concorrente, purché tale contributo risulti comunque rilevante ai fini della realizzazione dell'illecito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. PACILLI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/09/2018 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere IMPERIALI LUCIANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CARDIA DELIA che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avvocato (OMISSIS) che ha concluso insistendo per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CO…

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