Il mutamento della destinazione d'uso di un immobile da produttiva a commerciale, in zona urbanistica "D", costituisce un intervento urbanisticamente rilevante che non può essere realizzato mediante segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), ma richiede il previo rilascio di un permesso di costruire. Ciò in quanto, ai sensi dell'art. 23-ter del D.P.R. 380/2001, il passaggio dalla categoria produttiva a quella commerciale è considerato un mutamento di destinazione d'uso urbanisticamente rilevante, non consentito attraverso la SCIA, anche nella versione precedente alla legge di conversione n. 164/2014. Il legittimo affidamento maturato dal privato in ragione dello svolgimento dell'attività produttiva per un decennio senza contestazioni non è sufficiente a superare il divieto normativo di procedere al cambio di destinazione d'uso mediante SCIA, trattandosi di un intervento che incide sulla pianificazione urbanistica e richiede, pertanto, il previo rilascio di un titolo abilitativo. Inoltre, il richiamo, nell'atto impugnato, alla necessità di integrazione documentale costituisce un mero refuso, non idoneo a inficiare la chiara volontà dell'amministrazione di inibire l'intervento proposto attraverso la SCIA.