Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28675 del 6 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:28675PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'espressione di parole offensive e lesive dell'onore e del decoro di una persona, anche se pronunciate in un contesto di conflittualità, integra il reato di ingiuria ai sensi dell'art. 594 c.p. Ciò in quanto la tutela dell'onore e della reputazione della persona offesa costituisce un bene giuridico meritevole di protezione penale, a prescindere dal contesto in cui le espressioni offensive sono state pronunciate. Il giudice, nel valutare la sussistenza del reato, deve compiere un'attenta e completa analisi della credibilità delle accuse formulate dalla persona offesa, del riscontro probatorio derivante dalle dichiarazioni testimoniali e dell'effettiva idoneità lesiva delle parole utilizzate. Tali elementi, se adeguatamente accertati, sono sufficienti a dimostrare la responsabilità penale dell'imputato per il reato di ingiuria, indipendentemente dalla mera intenzionalità dell'offesa o dalla gravità delle espressioni utilizzate. La tutela dell'onore e della reputazione della persona offesa prevale, pertanto, sulle eventuali ragioni di conflittualità o di provocazione che possano aver determinato l'uso di espressioni offensive, le quali integrano comunque il reato di ingiuria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE A. - rel. Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 7/2012 TRIBUNALE di TIVOLI, del 29/03/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/02/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza 29.3.2013, il tribunale di Tivoli, in riforma della sentenza 5.4.2012 del giudice di pace di Tivoli, appellata dalla parte civile (OMISSIS), ha condannato, …

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