Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34156 del 15 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:34156PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice dell'esecuzione, nel valutare la fungibilità della detenzione cautelare sofferta in un precedente procedimento concluso con sentenza di assoluzione, deve attenersi ai precisi limiti temporali dell'imputazione contestata e accertata in sede di cognizione, senza poter procedere a interpretazioni integrative della motivazione che amplino o restringano l'estensione temporale del reato permanente, salvo che non sussistano condizioni iniziali di incertezza sulla data di cessazione della permanenza. Pertanto, il divieto di cui all'art. 657, comma 4, c.p.p. opera quando il periodo di detenzione cautelare non risulta riferibile ai reati per i quali è intervenuta condanna definitiva, in quanto la relativa condotta è stata accertata come protrattasi oltre il termine della detenzione medesima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/11/2020 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROBERTO BINENTI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. 1. Con il provvedimento indicato in epigrafe la Corte di appello di Napoli ha rigettato l'istanza proposta nell'interesse di (OMISSIS), al fine di ottenere la ridetermi…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.