Cassazione penale Sez. III sentenza n. 46347 del 14 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:46347PEN

Massima

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Il custode giudiziario di un bene sottoposto a sequestro risponde personalmente e direttamente del reato di violazione di sigilli di cui all'art. 349 c.p. qualora sia riscontrata la violazione dei sigilli, a meno che non dimostri che tale violazione sia avvenuta per caso fortuito o forza maggiore, non essendo sufficiente la mera prova di non aver avuto conoscenza dell'accaduto. Infatti, l'apposizione dei sigilli comporta per il custode l'obbligo giuridico di impedire qualsiasi atto di disposizione o manomissione del bene, sicché la violazione dei sigilli, in assenza di cause impeditive, integra il reato a prescindere dalla consapevolezza del custode. Inoltre, il reato di violazione di sigilli si perfeziona con qualsiasi condotta idonea a eludere l'obbligo di immodificabilità del bene, anche in assenza di sigilli o segni esteriori dell'avvenuto sequestro, purché il soggetto agente sia comunque edotto del vincolo posto sul bene. Infine, la confisca del manufatto abusivo non può essere disposta a seguito della condanna per il reato di cui all'art. 44, comma 1, lett. b) del D.P.R. n. 380/2001, in quanto tale sanzione è incompatibile con l'ordine di demolizione, che costituisce l'unica sanzione conseguente all'accertamento di tale illecito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - rel. Consigliere

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

An. Lo. , nata a (OMESSO);

avverso la sentenza pronunciata dalla Corte di Appello di Roma in data 19.01.2010 che ha confermato la condanna alla pena di mesi 6 di reclusione euro 200 di multa inflittale nel giudizio di primo grado per i reati di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, articolo 44, lettera b) e articolo 349 c.p..

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza …

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