Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dall'Associazione Italiana per il World Wide Fund For Nature, dall'Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo e da Claudio Ferrante contro il Comitato di Coordinamento Regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo, la Regione Abruzzo, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e la società Gestione Trasporti Metropolitani S.p.A., ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Le associazioni di protezione ambientale, come il WWF-Italia Ong-Onlus, hanno legittimazione attiva per legge (artt. 13 e 18 L. n. 349/1986 e D.M. Ambiente del 20.2.1987) per impugnare atti relativi a progetti che possono incidere sull'ambiente e sul paesaggio. 2. L'Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, pur non essendo accreditata ex se, può ricorrere in quanto tutela i diritti delle persone disabili, che potrebbero essere pregiudicati dalle scelte relative all'utilizzo della strada parco oggetto del progetto. 3. Il singolo residente, come Claudio Ferrante, in qualità di disabile che utilizza la strada parco con la sua carrozzina, può essere considerato legittimato per vicinitas, non essendo un mero quivis de populo. 4. Gli atti impugnati (Giudizi n. 2249, 2250, 2275 del Comitato di Coordinamento Regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale) hanno natura interlocutoria e istruttoria, non contenendo determinazioni definitive sulla necessità di sottoporre il progetto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), e pertanto sono inammissibili. 5. La decisione di non demolire le opere in parte già realizzate, contenuta nel Giudizio n. 2275, ha carattere cautelare e non può essere interpretata come uno "screening VIA" a sanatoria, essendo ancora in corso la procedura di valutazione complessiva del progetto. 6. Le parti ricorrenti non hanno dimostrato una concreta lesività derivante dalle opere in corso, limitandosi a prospettare mere ipotesi e possibilità, senza addurre elementi sufficienti a giustificare l'impugnazione degli atti interlocutori e istruttori.