Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43629 del 23 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43629PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere disposto dal giudice quando sussistono gravi indizi di reato e il possesso di tali beni risulta sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dal soggetto, anche in assenza di una prova diretta della loro illecita provenienza. Il dissequestro di alcuni beni può essere disposto quando il giudice, sulla base di una motivata valutazione delle circostanze del caso concreto, ritenga che non sussistano più i presupposti per il mantenimento del vincolo cautelare su quegli specifici beni. Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di riesame del sequestro preventivo è ammissibile solo per violazione di legge, non per una diversa valutazione dei fatti rispetto a quella effettuata dal giudice di merito, salvo i casi di assoluta mancanza o manifesta illogicità della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLIVA Bruno - Presidente

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

IA. An. , nata a (OMESSO) il (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 13/3/2007 dal Tribunale di Milano; Visti gli atti, l'ordinanza impugnata ed il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere, Dott. ROTUNDO Vincenzo; Udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO<…

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