Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 19269 del 25 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:19269PEN

Massima

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La misura cautelare della custodia in carcere può essere disposta nei confronti di un imputato per il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, in presenza di gravi indizi di colpevolezza, quando sussistano esigenze cautelari di prevenzione del pericolo di reiterazione del reato, desumibili dalle specifiche modalità e circostanze del fatto, nonché dalla personalità dell'imputato, valutata sulla base dei precedenti penali e dei comportamenti concreti, anche se i fatti risalgono a diversi anni prima. La presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della misura carceraria, prevista per i delitti di cui all'articolo 274, comma 1, lettera c) c.p.p., può essere superata solo dalla prova, offerta dall'interessato, di elementi idonei ad escludere la sussistenza di ragionevoli dubbi sulla pericolosità sociale dell'imputato e sulla necessità della misura, non essendo sufficiente il mero decorso del tempo o la riduzione della pena in sede di giudizio di appello. Pertanto, il giudice del riesame, nel valutare l'istanza di sostituzione della misura cautelare, non è vincolato dalle decisioni adottate nei confronti di altri coimputati, essendo tenuto a effettuare una autonoma valutazione della concreta e attuale pericolosità sociale dell'imputato, sulla base degli elementi specifici emersi nel procedimento a suo carico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Presidente

Dott. FERRANTI Donatella - Consigliere

Dott. NARDIN Maura - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/10/2019 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere PEZZELLA VINCENZO;
lette le conclusioni del PG MIGNOLO OLGA che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso e condannarsi il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della Cassa delle Ammende.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 17/10/2019 il Tribunale di Reggio Calabria, adito dall'…

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