Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6116 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:6116SENT

Massima

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Il giudice amministrativo è privo di giurisdizione per conoscere della controversia avente ad oggetto il rilascio di un alloggio di edilizia residenziale pubblica occupato senza titolo, anche quando l'interessato deduca di possedere i requisiti per l'assegnazione dell'alloggio e di avere diritto a subentrare all'originario assegnatario, in quanto tale controversia si svolge in un ambito puramente paritetico, atteso che il subentro nell'assegnazione discende direttamente dalla previsione legislativa in presenza di determinate condizioni, il cui accertamento non implica una valutazione discrezionale da parte della pubblica amministrazione. Pertanto, la cognizione della controversia spetta al giudice ordinario, innanzi al quale il processo può essere riassunto ai sensi dell'art. 11 c.p.a. La giurisprudenza ha chiarito che il riparto di giurisdizione tra giudice amministrativo e ordinario, in materia di alloggi di edilizia residenziale pubblica, trova il suo criterio distintivo nell'essere la controversia relativa alla fase antecedente o successiva al provvedimento di assegnazione dell'alloggio, che segna il momento a partire dal quale l'operare della pubblica amministrazione non è più riconducibile all'esercizio di pubblici poteri, ma ricade invece nell'ambito di un rapporto paritetico. Ne consegue che la controversia introdotta da chi si opponga ad un provvedimento della P.A. di rilascio di un immobile di edilizia residenziale pubblica occupato senza titolo, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, essendo contestato il diritto di agire esecutivamente e configurandosi l'ordine di rilascio come un atto imposto dalla legge e non come esercizio di un potere discrezionale dell'amministrazione, la cui concreta applicazione richieda, di volta in volta, una valutazione del pubblico interesse. Ciò vale anche qualora sia dedotta l'illegittimità di provvedimenti amministrativi (diffida a rilasciare l'alloggio e successivo ordine di sgombero), dei quali è eventualmente possibile la disapplicazione da parte del giudice, chiamato a statuire sull'esistenza delle condizioni richieste dalla legge per dare corso forzato al rilascio del bene. Pertanto, la controversia in esame, attinente alla pretesa dell'amministrazione al rilascio dell'alloggio da parte dell'asserita occupante "senza titolo", la quale a sua volta oppone il "diritto al subentro nel rapporto concessorio", qualunque sia il titolo più o meno plausibilmente opposto in ricorso (successione, subentro per vincolo di coabitazione familiare e/o assistenziale, subentro per esercizio di fatto delle prerogative del conduttore, quali il pagamento del canone e delle utenze, sanatoria), contrapponendosi all'atto amministrativo un diritto soggettivo al mantenimento della situazione di vantaggio, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, innanzi al quale il processo può essere riassunto ai sensi dell'art. 11 c.p.a.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/03/2024

N. 06116/2024 REG.PROV.COLL.

N. 09974/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quinta Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9974 del 2019, proposto da-OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, Via dei Castani n. 195;

contro

Ater del Comune di Roma, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), dell’Avvocatura generale dell’Ente, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via F.P. de' Calboli 20/E;

per l'annullamento

del decreto di rilascio di all…

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