La partecipazione all'associazione di tipo mafioso richiede la prova di un rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale nell'ambito del fenomeno associativo, con puntuale riferimento allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione. Meri contatti o pregressa frequentazione tra gli imputati e i soggetti che gestivano l'attività criminosa, non accompagnati da indicatori fattuali precisi e di univoco significato dimostranti la costante permanenza del vincolo associativo e l'affectio societatis, non sono sufficienti a integrare la fattispecie di partecipazione all'associazione di tipo mafioso. Analogamente, per il reato di acquisto e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, la prova del coinvolgimento dell'imputato nell'illecito traffico non può fondarsi su elementi processuali privi di reale forza dimostrativa, come conversazioni ambigue interpretate in chiave accusatoria sulla base di un percorso argomentativo incerto e ipotetico, in assenza di altri riscontri univoci.