Cassazione penale Sez. II sentenza n. 44862 del 5 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:44862PEN

Massima

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Il reato di ricettazione è configurabile anche a titolo di dolo eventuale, quando l'agente si rappresenti la concreta possibilità della provenienza delittuosa della cosa e accetti il relativo rischio, senza limitarsi a una mera mancanza di diligenza nel verificare tale provenienza. La prova della consapevolezza della illecita provenienza del bene può desumersi da qualsiasi elemento, ivi compresa la mancata o non attendibile indicazione da parte dell'imputato circa l'origine del possesso, rivelativa della volontà di occultamento e quindi di un acquisto in mala fede. Non è necessario che l'imputato provi la legittima provenienza del bene, essendo sufficiente che fornisca una spiegazione attendibile dell'origine del possesso, altrimenti ritenuta mancante sulla base di logiche argomentazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO D. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI P - rel. Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PARDO Ignazi - Consigliere

Dott. MONACO Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/06/2018 della CORTE DI APPELLO DI MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Piero MESSINI D'AGOSTINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MARINELLI Felicetta, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza del 5/6/2018 la Corte di appello di…

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