Cassazione penale Sez. III sentenza n. 15876 del 30 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:15876PEN

Massima

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Il divieto di accesso agli impianti sportivi e l'obbligo di presentazione presso gli uffici di polizia, previsti dalla legge per prevenire disordini in occasione di manifestazioni sportive, possono essere legittimamente disposti dal Questore nei confronti di soggetti ritenuti concretamente pericolosi sulla base di specifiche condotte violente o allarmanti, purché la durata della misura sia proporzionata e l'obbligo di presentazione sia riferito a incontri determinabili con certezza dal destinatario. Il giudice, nel convalidare tali provvedimenti, deve verificare la sussistenza di tutti i presupposti di legge, compresi quelli relativi alla pericolosità sociale e all'urgenza, motivando adeguatamente in ordine alla gravità dei fatti e alle modalità della condotta, nonché, ove necessario, riducendo la durata della misura ritenuta eccessiva. L'obbligo di presentazione, inoltre, non può essere imposto per incontri amichevoli o comunque non preventivamente programmati, in quanto non determinabili con certezza dal destinatario della misura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. MENGONI Enri - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/9/2016 del del G.I.P. del tribunale di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere Dott. Mengoni Enrico;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, che ha concluso chiedendo dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 17/9/2016, il Giudice per le indagi…

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