Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8019 del 19 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:8019PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La reciprocità di offese, ai sensi dell'art. 599 c.p., esclude la punibilità dell'imputato per il reato di ingiuria, anche quando la prova della condotta offensiva della persona offesa derivi da fonti diverse dalle sue dichiarazioni, purché sia comunque motivatamente accertata l'esistenza di un comportamento ingiurioso reciproco, senza che sia necessaria una perfetta simmetria delle condotte. Il giudice può ritenere sufficientemente provata la reciprocità di offese sulla base delle dichiarazioni dell'imputato e di altri testimoni, anche in assenza di una valida smentita da parte della persona offesa, qualora questa sia stata a sua volta querelata e non abbia potuto rendere dichiarazioni per il mancato rispetto delle garanzie difensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata ad (OMISSIS);

quale parte civile nel procedimento nei confronti di:

(OMISSIS), nata ad (OMISSIS);

avverso la sentenza del 21/12/2010 dei Tribunale di Ancona, Sezione distaccata di Osimo;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Carlo Zaza;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. POLICASTRO Aldo, che ha concluso per l'annullamento con ri…

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