Cassazione penale Sez. V sentenza n. 880 del 10 ottobre 1991

ECLI:IT:CASS:1991:880PEN

Massima

Massima ufficiale
Gli artt. 665670 del nuovo codice di rito hanno ridisegnato la struttura e la disciplina del previgente "incidente di esecuzione", non soltanto riproducendone la sostanza ma, anche, ampliandone l`ambito di applicazione, per cui tuttora puo` affermarsi che detto mezzo processuale, pur non avendo natura di impugnazione, e` finalizzato al riesame di questioni afferenti l`eseguibilita` del titolo e puo` essere preposto per controversie inerenti all`esecuzione di qualsiasi provvedimento, anche nel corso del giudizio di cognizione, sempreche` non sia previsto per esso un apposito mezzo di impugnazione e non sia suscettibile di modifica o revoca da parte dello stesso giudice che l`ha adottato. Esso pertanto e` esperibile avverso l`ordine di "carcerazione" emesso dal tribunale per il riesame contestualmente alla pronuncia di ordinanza confermativa del provvedimento restrittivo del G.I.P., in precedenza revocato, non essendo tale ordine assimilabile o equiparabile ad una ordinanza che dispone una misura coercitiva ovvero una qualsiasi misura cautelare di natura personale, per cui non e` soggetto a ricorso per cassazione per violazione di legge, a norma dell`art. 311 comma secondo, ne` e` suscettibile di modifica o revoca da parte del giudice che procede, ai sensi del combinato disposto degli artt. 279 e 299. (Fattispecie di ricorso avverso ordinanza del tribunale per il riesame che aveva dichiarato inammissibile l`incidente di esecuzione proposto avverso l`ordine di "carcerazione" da esso emesso contestualmente alla pronuncia di ordinanza confermativa del provvedimento restrittivo del G.I.P., in precedenza revocato con decisione in sede di riesame annullata con rinvio dalla Corte di Cassazione).

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