Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38365 del 15 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:38365PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La disponibilità di strumenti atti allo scasso, anche in assenza di una specifica attribuzione degli stessi a ciascun imputato, è sufficiente a configurare l'elemento essenziale della fattispecie di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, in quanto la mera detenzione di tali oggetti, indipendentemente dalla loro effettiva utilizzazione, integra il reato. Pertanto, la condanna dell'imputato è legittima qualora gli strumenti siano stati rinvenuti nella sua disponibilità, come nel caso in cui siano stati riposti nel veicolo da lui occupato, non essendo necessario accertare a quale dei due imputati debbano essere attribuiti i singoli strumenti. La motivazione della sentenza di condanna non subisce pregiudizio dalla mancata utilizzazione delle dichiarazioni rese dagli imputati al momento del controllo, in quanto la prova della disponibilità degli strumenti atti allo scasso è sufficiente a integrare l'elemento oggettivo del reato, a prescindere da ulteriori elementi probatori. Inoltre, la condanna dell'imputato al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della Cassa delle ammende, in caso di ricorso inammissibile per manifesta infondatezza, è legittima in presenza di profili di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margheri - rel. Consigliere

Dott. PALOMBI Roberto - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3947 della Corte d'appello di Firenze, 3 sezione penale, del 28.11.2014;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. TADDEI Margherita B.;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Avverso la sentenza indicata in epigrafe, ricorre, …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.