La confisca per equivalente del profitto del reato deve essere obbligatoriamente disposta dal giudice anche in caso di sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi dell'articolo 444 c.p.p., in quanto tale misura ablativa ha natura sanzionatoria e mira a privare l'autore del reato del beneficio economico derivante dall'illecito, a prescindere dalla gravità della condotta e dal grado di colpevolezza. Tale obbligo di confisca si applica a tutti i delitti previsti dal Decreto Legislativo n. 74 del 2000 in materia di reati tributari, in virtù dell'articolo 12-bis introdotto dal Decreto Legislativo n. 158 del 2015, il quale ha recepito direttamente il contenuto dell'articolo 322-ter c.p. senza soluzione di continuità normativa. Pertanto, il giudice è tenuto a disporre la confisca per equivalente del profitto del reato anche quando, come nel caso di specie, l'imputato sia stato condannato per il reato di indebita compensazione di cui all'articolo 10-quater del Decreto Legislativo n. 74 del 2000, senza che rilevi l'eventuale mancata inclusione di tale statuizione nell'accordo tra le parti ai sensi dell'articolo 444 c.p.p.