Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29474 del 13 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:29474PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c) c.p.p., deve effettuare una prognosi sulla probabilità che all'indagato si presenti effettivamente un'occasione per commettere ulteriori delitti della stessa specie, basata non solo sulla gravità del titolo di reato, ma anche sulla valutazione della permanenza della situazione di fatto che ha reso possibile o agevolato la commissione del delitto per il quale si procede. Tale valutazione deve fondarsi su elementi concreti e non su meri dati astratti o congetturali, tenendo conto anche della vicinanza temporale dei fatti in cui si è manifestata la potenzialità criminale dell'indagato e della presenza di elementi indicativi dell'effettività di un concreto ed attuale pericolo di reiterazione. Pertanto, il giudice non può limitarsi a valorizzare la gravità del reato e il presunto inserimento dell'indagato in ambienti legati al consumo di droga, ma deve esaminare le peculiarità del caso concreto, considerando anche fattori come l'incensuratezza dell'indagato e il tempo trascorso dall'ultima condotta illecita, al fine di valutare l'attualità e la concretezza del pericolo di recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. FIDELBO Giorgio - rel. Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/11/2016 emessa dal Tribunale di Milano;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito l'avvocato (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la decisione indicata in epig…

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