Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46667 del 14 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:46667PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione delle prove testimoniali da parte del giudice di merito, che abbia adeguatamente motivato le ragioni per le quali una determinata versione dei fatti non appare attendibile, non può essere sindacata in sede di legittimità se non per manifesta illogicità o irragionevolezza, non potendosi sostituire a tale valutazione una diversa interpretazione dei fatti proposta dal ricorrente. Il giudice di merito, infatti, è il solo titolare del potere di apprezzamento delle prove, il cui esercizio è insindacabile in cassazione se sorretto da motivazione logica e coerente, anche laddove si discosti da una diversa ricostruzione prospettata dalla difesa. Pertanto, il giudice di legittimità non può riesaminare il merito della vicenda, ma può solo verificare la correttezza e la logicità del ragionamento seguito dal giudice di merito nell'esame e nella valutazione delle prove.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

DI. PE. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 03/02/2006 CORTE APPELLO di GENOVA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. COLONNESE ANDREA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Salzano Francesco, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

La Corte d'appello di Genova con sentenza 3.2.…

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