Cassazione penale Sez. I sentenza n. 29263 del 12 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:29263PEN

Massima

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Il possesso di un oggetto potenzialmente pericoloso rinvenuto in un veicolo di proprietà di terzi non integra automaticamente il reato di porto abusivo di armi, in assenza di elementi concreti che dimostrino la consapevolezza dell'imputato circa la presenza di tale oggetto nel mezzo. L'affermazione di responsabilità penale non può fondarsi su mere congetture o presunzioni, ma richiede la prova certa della effettiva conoscenza da parte dell'imputato della detenzione dell'oggetto, senza che possa ritenersi sufficiente il semplice utilizzo del veicolo, anche se avvenuto in precedenti occasioni. Il giudice è tenuto a valutare con rigore logico-giuridico tutti gli elementi di fatto, senza trarre illazioni non sorrette da riscontri probatori certi, al fine di evitare condanne ingiustificate per reati che, in assenza di dolo o colpa, non possono ritenersi integrati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) n. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 567/2013 TRIBUNALE di CALTAGIRONE, del 2 luglio 2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 3 maggio 2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROCCHI Giacomo;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI NARDO Marilia, che ha concluso per l'inammissibilita' con rinvio della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza indicata in epigrafe, il Tribunale di Caltagirone condann…

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