Il dolo nel reato di riciclaggio può essere desunto da elementi oggettivi, quali il ritrovamento dell'imputato a bordo di un'autovettura di origine furtiva con targhe sostituite, senza che sia necessaria una prova diretta della sua consapevolezza dell'origine delittuosa del bene. Inoltre, il reato di falso per soppressione di documenti identificativi di un veicolo, finalizzato al riciclaggio dello stesso, non è assorbito nel più grave delitto di riciclaggio, in quanto le due fattispecie presentano una diversa oggettività giuridica e una differente collocazione temporale delle condotte, configurandosi un concorso formale di reati ai sensi dell'art. 84 c.p. La valutazione complessiva degli elementi probatori effettuata dai giudici di merito, che hanno ritenuto provata la responsabilità dell'imputato, non è sindacabile in sede di legittimità, ove non si ravvisino vizi di travisamento della prova o di manifesta illogicità della motivazione.