Cassazione penale Sez. I sentenza n. 81 del 7 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:81PEN

Massima

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La sussistenza della circostanza aggravante di cui al Decreto Legge n. 152 del 1991, art. 7 (reato commesso avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416-bis c.p. ovvero al fine di agevolare l'attività delle associazioni di tipo mafioso) non richiede necessariamente la prova dell'appartenenza dell'imputato all'associazione mafiosa, essendo sufficiente che il reato sia stato commesso avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416-bis c.p. o al fine di agevolare l'attività dell'associazione. Pertanto, ai fini dell'applicazione di tale aggravante, è sufficiente che il reato sia stato commesso in un contesto di condizionamento mafioso, anche senza la dimostrazione di un diretto collegamento dell'imputato con l'associazione criminale, purché risulti provato il suo contributo consapevole e attivo all'attività illecita svolta nell'ambito di tale contesto. Inoltre, la presunzione di pericolosità sociale di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. opera anche per i reati fine aggravati dal Decreto Legge n. 152 del 1991, art. 7, ma i parametri per superare tale presunzione non coincidono con quelli richiesti per il partecipe dell'associazione mafiosa, essendo sufficiente una prognosi sulla ripetibilità o meno della situazione che ha dato luogo al contributo dell'extraneus alla vita della consorteria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria C. - Presidente

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico Giusep - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza n. 210/2015 emessa il 14/07/2015 dal Tribunale del riesame di Caltanissetta;
Sentita la relazione svolta dal Consigliere dott. Alessandro Centonze;
Sentite le conclusioni del Procuratore generale, in persona del dott. IACOVIELLO Francesco Mauro, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RILEVATO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa il 16/07/2015 il Tribunale del riesame di Caltanissetta confermava parzialmente l'ordinanz…

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