Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41130 del 4 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:41130PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che attesta il falso in un atto pubblico, attestando di aver compiuto accertamenti e sopralluoghi che in realtà non ha effettuato, commette il reato di falsità ideologica in atto pubblico. Tale condotta è punibile anche quando l'attestazione falsa riguardi la mancata rilevazione di modifiche edilizie abusive, in quanto il pubblico ufficiale è tenuto a verificare con diligenza lo stato dei luoghi e a riferire con precisione l'esito degli accertamenti svolti, senza poter invocare equivoci o fraintendimenti sulla richiesta ricevuta. La valutazione degli elementi probatori acquisiti, comprese le risultanze fotografiche e planimetriche, rientra nella competenza del giudice di merito, la cui motivazione non è censurabile in sede di legittimità se sorretta da argomentazioni logiche e coerenti con i dati processuali. Il ricorso per Cassazione non consente il riesame del merito della vicenda, essendo limitato ai soli vizi di legittimità espressamente previsti dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RU. RO. , N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 23/02/2007 CORTE DI APPELLO di LECCE;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Galasso Aurelio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. Mitaritonna Cesarina.

MOTIVI D…

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