Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3766 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:3766SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di occupazione d'urgenza di immobili privati, adottato dall'autorità competente nell'ambito di un procedimento espropriativo, è legittimo se risulta motivato in modo adeguato e proporzionato rispetto all'interesse pubblico perseguito, nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. Tuttavia, qualora il privato proprietario dimostri che l'occupazione non sia più necessaria al perseguimento dell'interesse pubblico, in quanto il progetto originario sia stato modificato accogliendo le sue osservazioni, l'autorità amministrativa è tenuta a riesaminare il provvedimento e, ove ne ricorrano i presupposti, a disporne la revoca o la modifica, al fine di ripristinare la piena disponibilità del bene in capo al legittimo proprietario. Il principio di proporzionalità, infatti, impone all'amministrazione di adottare la misura meno incisiva possibile sui diritti del privato, in modo da contemperare adeguatamente l'interesse pubblico con quello del proprietario, evitando sacrifici eccessivi e sproporzionati del diritto di proprietà. Pertanto, l'autorità amministrativa non può mantenere in essere un provvedimento di occupazione d'urgenza quando le esigenze pubbliche originarie siano venute meno o siano state diversamente soddisfatte, dovendosi in tal caso procedere alla restituzione del bene al legittimo proprietario.

Sentenza completa

N. 00103/1998
REG.RIC.

N. 03766/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00103/1998 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 103 del 1998, proposto da:
Soc Appia Sport 81 Srl, rappresentato e difeso dall'avv. Giuseppe Zupo, con domicilio eletto presso Giuseppe Zupo in Roma, via Bruxelles, 59;

contro

Anas - Ente Nazionale delle Strade, Prefettura di Roma, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

nei confronti di

Ciammaruchi Giovanni Battista; Soc. Arte Srl, rappresentato e difeso dagli avv. Marco Valerio Santonocito, Felice Fazio, con domicilio eletto presso Felice Fazio in Roma, via Taranto, 44;

per l'annullamento

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