L'autorizzazione al commercio su area pubblica può essere revocata solo in presenza di un accertamento rigoroso e puntuale degli elementi costitutivi del rapporto di lavoro subordinato, non essendo sufficiente la mera constatazione della presenza di una persona addetta all'attività di vendita presso il posteggio concesso, senza che sia stata preventivamente assunta quale dipendente o collaboratore. Grava sull'amministrazione l'onere di provare l'esistenza di un rapporto di lavoro subordinato, con l'indicazione degli indici sintomatici quali l'assoggettamento del prestatore all'esercizio del potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro, gli elementi di sottoposizione gerarchica, la predeterminazione delle attività lavorative e l'entità dell'impegno richiesto, nonché il nesso di corrispettività tra la prestazione e la retribuzione. In assenza di tali elementi, la mera presenza di una persona presso il posteggio non è sufficiente a giustificare la revoca dell'autorizzazione commerciale, dovendosi presumere la gratuità delle prestazioni lavorative rese in ambito familiare, salva la prova contraria a carico dell'amministrazione.