Il termine perentorio di cinque giorni per la trasmissione degli atti da parte del pubblico ministero al tribunale del riesame, previsto dall'art. 309, comma 4, c.p.p., decorre dalla data in cui la richiesta di riesame è effettivamente ricevuta dalla cancelleria del tribunale competente a decidere, e non dalla data di presentazione della richiesta all'autorità di polizia giudiziaria o al direttore dell'istituto di detenzione. Ciò in quanto solo dal momento del deposito presso la cancelleria del tribunale competente può divenire operante l'obbligo dell'immediato avviso all'autorità procedente, a cura del presidente del tribunale chiamato a pronunciarsi sulla richiesta, e solo da tale momento è possibile individuare un punto di riferimento cronologico certo e definito, idoneo a soddisfare l'esigenza dell'osservanza di un termine perentorio che regoli i tempi per l'avvio e la conclusione del procedimento di riesame, condizionando il mantenimento dell'efficacia della misura cautelare. Pertanto, nel caso in cui la richiesta di riesame sia stata presentata all'autorità di polizia giudiziaria o al direttore dell'istituto di detenzione e trasmessa ad un'autorità giudiziaria diversa da quella competente, il termine di cui all'art. 309, commi 5 e 10, c.p.p. decorre dal giorno in cui la richiesta è effettivamente ricevuta dalla cancelleria del tribunale competente a decidere.