Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31632 del 29 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:31632PEN

Massima

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Le espressioni ingiuriose proferite in udienza giudiziaria non godono di immunità giudiziale ex art. 598 c.p. se non sono direttamente e immediatamente pertinenti all'oggetto della controversia e funzionali alle argomentazioni difensive, essendo invece configurabile il reato di ingiuria ex art. 594 c.p. qualora le offese si risolvano in giudizi apodittici sulla persona offesa, senza alcuna rilevanza per la controversia in discussione. Il giudice di merito gode di ampio potere discrezionale nella valutazione equitativa del danno non patrimoniale, la cui determinazione in misura congrua rispetto alla gravità effettiva del pregiudizio subito dalla persona offesa, motivata sulla base di elementi concreti, non è sindacabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BI. SE., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 02/03/2007 TRIB.SEZ.DIST. di ACIREALE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. PALLA STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona Dr. FEBBRARO Giuseppe, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito, per la parte civile, l'avv. Lomucona L.;

udito il difensor…

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