Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42669 del 22 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:42669PEN

Massima

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Il divieto di avvicinamento alla persona offesa può essere legittimamente applicato quando sussistono gravi indizi di colpevolezza per il reato di atti persecutori e concrete esigenze cautelari, in particolare il pericolo di reiterazione della condotta criminosa. La valutazione di tali presupposti rientra nell'esclusiva competenza del giudice che ha disposto la misura cautelare e del tribunale del riesame, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato. In particolare, la misura del divieto di avvicinamento risulta proporzionata e adeguata quando le modalità esecutive del reato, la vicinanza abitativa tra indagato e vittima e la personalità trasgressiva dell'indagato, dimostrata dalla pervicacia nell'effettuare illecite richieste di denaro anche con atti di aggressione fisica, rendono tale misura l'unica idonea a scongiurare il rischio di recidiva. Il giudice di legittimità non può riesaminare gli elementi fattuali e probatori valutati dai giudici di merito, né può riconsiderare le caratteristiche soggettive dell'indagato e le esigenze cautelari ritenute sussistenti, trattandosi di apprezzamenti riservati in via esclusiva al giudice che ha disposto la misura e al tribunale del riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/03/2021 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ROSA PEZZULLO;
sentite le conclusioni del PG Dr. ORSI LUIGI che conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore l'avvocato (OMISSIS) si riporta ai motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa in data 23 marzo 2021, il Tribunale del riesame di Catanzaro ha confermato l'ordinanza del Gip …

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