Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza breve n. 890 del 2014

ECLI:IT:TARCZ:2014:890SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego del permesso di costruire è illegittimo per violazione dell'art. 10-bis della legge n. 241 del 1990 qualora non sia stato preceduto dal prescritto preavviso di rigetto. L'obbligo di comunicazione del preavviso di rigetto costituisce una garanzia procedimentale a tutela del privato, finalizzata a consentirgli di presentare osservazioni e controdeduzioni prima dell'adozione del provvedimento finale. Il mancato rispetto di tale adempimento determina l'illegittimità del provvedimento di diniego, in quanto lede il diritto di partecipazione e di difesa del destinatario dell'atto. Il giudice amministrativo, accertata la violazione del contraddittorio procedimentale, è tenuto ad annullare il provvedimento impugnato, salvi i successivi provvedimenti che l'amministrazione riterrà di adottare nel rispetto delle prescritte garanzie procedimentali. Tale principio si applica in modo uniforme a tutti i casi analoghi di diniego di permesso di costruire, a prescindere dalle specifiche circostanze del caso concreto, al fine di assicurare il rispetto del diritto di partecipazione del privato al procedimento amministrativo e la correttezza dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

N. 00757/2014
REG.RIC.

N. 00890/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00757/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 757 del 2014, proposto da:
Vittorio Gallelli, rappresentato e difeso dagli avv. Giuseppe Le Pera, Ugo Giordano, con domicilio eletto presso Crescenzio Santuori in Catanzaro, via Santa Maria di Mezzogiorno, 17;

contro

Comune di Montepaone, Settore Urbanistica del Comune di Montepaone;
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rappresentato e difeso ope legis dall’Avvocatura distrettuale dello Stato, presso cui domicilia, in Catanzaro, alla via G. Da Fiore;

nei confronti di

Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A., Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.;

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