Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 22564 del 7 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:22564CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nei giudizi di opposizione ad ordinanza-ingiunzione e di opposizione a verbali di accertamento di violazioni del codice della strada, introdotti dopo il 6 ottobre 2011, si applica il rito del lavoro con le eccezioni previste dal Decreto Legislativo n. 150 del 2011, articoli 6 e 2, in particolare l'articolo 434 c.p.c. che dispone che l'appello debba essere proposto in forma di ricorso, con le modalità e nei termini ivi previsti. Pertanto, ai fini della tempestività del gravame, rileva la data di deposito dell'atto introduttivo dell'appello e non la data di notificazione dello stesso. Il giudice di merito gode di un potere discrezionale in ordine alla compensazione totale o parziale delle spese di lite, la cui mancata applicazione non è sindacabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 2

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. D'ASCOLA Pasquale - Presidente

Dott. PICARONI Elisa - rel. Consigliere

Dott. FALASCHI Milena - Consigliere

Dott. ABETE Luigi - Consigliere

Dott. SCALISI Antonino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 12858-2015 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentata e difeso dall'avvocato (OMISSIS), giusta mandato a margine del ricorso;
- ricorrente -
contro
PREFETTURA UFFICIO TERRITORIALE GOVERNO AREZZO, MINISTERO DELL'INTERNO COST. CON C/RICORSO, (OMISSIS), elettivamente domiciliata in ROMA, VIA DEI PORTOGHESI 12, presso L'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO, che la rappresenta e difende, ope legis;

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