Cassazione penale Sez. III sentenza n. 13083 del 26 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:13083PEN

Massima

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Il capo dell'associazione per delinquere non risponde automaticamente dei reati commessi dai singoli associati, ma solo di quelli per i quali abbia dato un contributo effettivo, causalmente rilevante, volontario e consapevole. Tuttavia, qualora emerga che lo stupefacente e le armi detenuti da un membro dell'associazione fossero nella disponibilità e sotto il controllo del gruppo criminale, il capo dell'associazione può essere ritenuto responsabile anche di tali reati, in quanto il suo ruolo di vertice e la sua posizione di comando all'interno del sodalizio consentono di attribuirgli un contributo concorsuale, quantomeno morale, alla realizzazione delle singole condotte criminose. Ciò vale anche nel caso in cui il capo dell'associazione sia stato arrestato prima del rinvenimento della droga e delle armi, poiché la sua responsabilità può essere desunta dalle conversazioni intercettate tra gli altri membri del gruppo che ne attestano il ruolo di dominus e la sua capacità di impartire direttive agli altri associati anche durante la detenzione. La motivazione del provvedimento che escluda la responsabilità del capo dell'associazione per tali reati deve pertanto essere adeguatamente argomentata e non può fondarsi su meri formalismi, come il fatto che egli fosse già detenuto al momento del rinvenimento del materiale illecito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro Mar - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/09/2018 del Tribunale di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Reynaud Gianni Filippo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Di Nardo Marilia, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il…

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