Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27040 del 3 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:27040PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di estorsione, la circostanza aggravante di cui all'art. 7 D.L. 13 maggio 1991, n. 152, convertito nella L. 12 luglio 1991, n. 203, può concorrere con quella di cui all'art. 628, comma terzo, n. 3, cod. pen., richiamata dall'art. 629, comma secondo, cod. pen., essendo le stesse ancorate a presupposti di fatto diversi, in quanto la prima consiste nell'avvalersi delle condizioni previste dall'art. 416-bis, cod. pen., oppure nel fine di agevolare l'attività delle associazioni mafiose o camorristiche, mentre la seconda richiede l'appartenenza dell'estorsore o del rapinatore ad un'associazione prevista dall'art. 416-bis, cod. pen..

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. MANNINO Saverio - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. AP. Pa. , nato il (OMESSO);

2. PE. Vi. , nato il (OMESSO);

3. LA. Sa. , nata il (OMESSO);

4. L. S. , nato il (OMESSO);

5. GR. Cl. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Reggio Calabria 26 febbraio 2007 n. 292.

Sentita la relazione svolta dal Cons. Dott. S. F. MANNINO;

Sentita la requisitoria del PROCURATORE GENERALE, in persona del Dr. Vincenzo GERACI, rigetto di tutti i ricorsi.

Sentite le arringhe dei dif…

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