Cassazione penale Sez. III sentenza n. 20886 del 15 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:20886PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice dell'esecuzione, investito della cognizione di un reato oggetto di "abolitio criminis" intervenuta successivamente al passaggio in giudicato della sentenza di condanna, ha il dovere di dichiarare preliminarmente che il fatto non è più previsto dalla legge come reato, in ossequio al principio di legalità di cui all'art. 2 c.p., e di annullare senza rinvio la sentenza limitatamente a tale capo, scomputando dalla pena complessivamente inflitta l'aumento riferibile al reato abrogato, anche qualora quest'ultimo fosse stato giudicato unitamente ad altri reati in continuazione. Tale potere del giudice dell'esecuzione non è precluso dal giudicato formatosi sulla base di una decisione assunta anteriormente all'intervenuta abrogazione della norma incriminatrice, in quanto l'abolitio criminis, facendo venir meno la stessa esistenza della fattispecie penale nell'ordinamento giuridico, impone al giudice di prenderne atto e di pronunciare i conseguenti provvedimenti, senza che ciò possa essere impedito dal passaggio in giudicato della sentenza di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
- (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/09/2019 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALESSIO SCARCELLA;
lette le conclusioni del PM, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MARINELLI FELICETTA, che ha chiesto il rigetto dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Napoli, quale giudice dell'esecuzione, con l'ordinanza del 3 settembre 2019 ha rigettato l'incident…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.