Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 11706 del 23 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:11706PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere legittimamente applicata quando sussistono condizioni oggettive e soggettive di pericolosità sociale attuale del proposto, accertate in modo incensurabile dal giudice di merito sulla base di elementi concreti e specifici, senza che sia necessaria la prova di un effettivo inserimento in consessi associativi di stampo mafioso, essendo sufficiente la valutazione della perdurante e attuale pericolosità sociale del soggetto, desunta da elementi fattuali e comportamentali, anche pregressi, idonei a far ritenere probabile la commissione di reati. Il giudice di legittimità non può sindacare tale accertamento, se adeguatamente motivato, salvo il caso di totale assenza di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo Presidente del 23/02/2 -

Dott. AGRO' Antonio Consigliere SENTE -

Dott. SERPICO Francesco rel. Consigliere N. -

Dott. FAZIO Anna Maria Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. PETRUZZELLIS Anna Consigliere N. 20554/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SI. SA. N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 21/2009 CORTE APPELLO di LECCE, del 29/10/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERPICO Francesco;

lette le conclusioni del PG in sede intese alla dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Sull'appello proposto nell…

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