Il Comune, in qualità di concessionario di un'area demaniale marittima, può legittimamente adottare provvedimenti volti a regolare e conformare l'offerta commerciale insistente sull'area concessa, anche attraverso limitazioni all'insediamento di determinate attività, qualora ciò sia necessario per assicurare la tutela di interessi pubblici quali la sicurezza, l'ordine pubblico e la viabilità, senza che tali limitazioni integrino una violazione della disciplina sulla liberalizzazione delle attività economiche. Il potere di conformazione del Comune trova fondamento nel titolo concessorio e non necessita di specifici riconoscimenti normativi, potendo incidere anche sulla modifica delle destinazioni d'uso dei beni insistenti sull'area demaniale. Pertanto, il Comune può legittimamente vietare l'insediamento di attività di ristorazione e similari nei locali ubicati sotto la piastra della passeggiata a mare del porto turistico, qualora tale limitazione sia motivata da esigenze di sicurezza, ordine pubblico e viabilità, senza che ciò integri una violazione dell'art. 64, comma 3, del d.lgs. n. 59/2010 in materia di programmazione delle aperture degli esercizi di somministrazione.