Cassazione penale Sez. III sentenza n. 24646 del 24 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:24646PEN

Massima

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Il reato di detenzione di materiale pornografico e di atti sessuali con minorenne è configurabile anche in caso di errore sull'età della persona offesa, purché tale errore non sia inevitabile. L'agente deve aver fatto tutto il possibile per uniformarsi ai suoi doveri di attenzione, conoscenza, informazione e controllo, attenendosi a uno standard di diligenza proporzionale alla rilevanza dell'interesse per il libero sviluppo psicofisico dei minori. La mera dichiarazione del minore di avere un'età superiore a quella effettiva, senza che l'imputato abbia esperito puntuale verifica circa la veridicità dell'affermazione, non è sufficiente a configurare l'ignoranza inevitabile. Allo stesso modo, l'ambiguità delle risposte della minore circa la sua età, senza che l'imputato si sia attivato per acquisire certezze sull'età effettiva, rende inescusabile l'errore. Il giudizio di inevitabilità dell'errore postula in chi si accinga al compimento di atti sessuali con un soggetto che appare di giovane età un impegno conoscitivo proporzionato alla pregnanza dei valori in gioco, che non può esaurirsi nel mero affidamento nelle dichiarazioni del minore. Operare in situazioni di dubbio circa l'età del partner, lungi dall'integrare una ipotesi di ignoranza inevitabile, equivale ad un atteggiamento psicologico di colpa, se non addirittura di dolo eventuale. La motivazione sulla mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche non è sindacabile in Cassazione, purché congrua e non contraddittoria, anche in assenza di uno specifico apprezzamento per ciascuno dei pretesi fattori attenuanti indicati nell'interesse dell'imputato, essendo sufficiente l'indicazione degli elementi ritenuti decisivi e rilevanti, con implicita disattesa di tutti gli altri.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo M. - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

Dott. AMOROSO Maria C. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/12/2019 della Corte d'appello di Ancona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. AMOROSO ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MOLINO Pietro, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso; Ricorso trattato Decreto Legge n. 137 del 2020, ex articolo 23, comma 8, convertito con modificazioni dalla…

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