Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9661 del 7 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:9661PEN

Massima

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La circostanza attenuante speciale della dissociazione dall'associazione di tipo mafioso, prevista dalla legge, si fonda esclusivamente sull'utilità oggettiva della collaborazione prestata dal partecipe all'associazione e non può essere disconosciuta o ridimensionata in ragione di valutazioni sulla gravità del reato, sulla capacità a delinquere dell'imputato o sulle motivazioni che hanno determinato la collaborazione. Pertanto, il giudice di merito deve applicare tale attenuante nella misura massima prevista dalla legge, senza poter operare riduzioni fondate sulla valutazione della caratura criminale dell'autore o sulla natura particolarmente grave dei fatti contestati. La circostanza aggravante di aver agito al fine di agevolare l'attività di un'associazione di tipo mafioso ha natura soggettiva, inerendo ai motivi a delinquere, e si comunica al concorrente nel reato che, pur non animato da tale scopo, sia consapevole della finalità agevolatrice perseguita dal compartecipe. Tuttavia, l'applicazione di tale aggravante richiede un percorso argomentativo che dia conto in modo puntuale e logico degli elementi di fatto dai quali si evince la consapevolezza, in capo all'imputato, del perseguimento di tale finalità da parte del sodale, non potendosi fondare su meri dati di fatto privi di adeguata spiegazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - rel. Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/03/2022 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELE CAPPUCCIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CASELLA GIUSEPPINA, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso dei ricorrenti (OMISSIS) e (OMISS…

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