Cassazione penale Sez. II sentenza n. 238 del 10 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:238PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, deve effettuare un'analisi prognostica ancorata a dati comportamentali oggettivi emersi dalle indagini, senza limitarsi a considerazioni astratte o ipotesi alternative non sorrette da riscontri probatori. La motivazione deve dare conto in modo coerente e logico del bilanciamento tra le esigenze di prevenzione e la qualità dei soggetti destinatari della misura, desumibile anche dalla loro precedente condotta e dalla gravità del fatto contestato. L'accertamento della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza non può essere censurato in sede di legittimità, se il ragionamento del giudice del merito risulta logico e coerente con gli elementi di fatto acquisiti, senza che assumano rilievo eventuali ricostruzioni alternative non sorrette da adeguati riscontri probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LA. FL. MA. EL. N. IL (OMESSO);

2) ST. AN. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 800/2010 TRIB. LIBERTA' di FIRENZE, del 23/06/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNI DIOTALLEVI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

St. An. e La. Fl. Ma. El. hanno proposto…

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