Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza breve n. 1142 del 2018

ECLI:IT:TARBS:2018:1142SENB

Massima

Generata da Simpliciter
Il cittadino extracomunitario che richiede il rinnovo del permesso di soggiorno deve dimostrare di disporre di mezzi di sussistenza sufficienti e leciti per la durata del soggiorno, derivanti da un'attività lavorativa regolare, anche autonoma, svolta in modo continuativo e remunerativo. La mera assenza di condanne penali irrevocabili non è sufficiente a giustificare il rinnovo del titolo di soggiorno in assenza di tali requisiti. L'aiuto economico proveniente da familiari, pur attenuando l'allarme sociale, non può sostituire l'obbligo del cittadino extracomunitario di contribuire al benessere del Paese ospitante attraverso lo svolgimento di un'attività lavorativa regolare. Pertanto, il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno è legittimo quando il richiedente non dimostri di aver svolto un'attività lavorativa effettiva e sufficientemente remunerata nel corso dell'ultimo triennio, anche a livello familiare, e non abbia dato prova di un impegno attivo nella ricerca di un lavoro regolare o nell'avvio di un'attività autonoma. La condizione di disoccupazione o di occupazione irregolare non può protrarsi oltre limiti ragionevoli, in quanto ai cittadini extracomunitari è richiesto un atteggiamento diligente e responsabile nella gestione della propria posizione lavorativa e reddituale, a pena di legittimo diniego del rinnovo del permesso di soggiorno.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/11/2018

N. 01142/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00956/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 956 del 2018, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo studio in Brescia, Via A. Luzzago n. 7;

contro

Ministero dell'Interno, Questura di Brescia, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, con domicilio “digitale” corrispondente alla PEC indicata negli scritti difensivi, e domicilio “fisico” presso la sua sede in Brescia, V…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.