Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30716 del 17 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:30716PEN

Massima

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La presunzione assoluta di adeguatezza della custodia cautelare in carcere per i reati commessi avvalendosi del metodo mafioso o al fine di agevolare le attività di associazioni di tipo mafioso, di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., è costituzionalmente illegittima in quanto viola i principi di eguaglianza, di proporzionalità della misura cautelare e di presunzione di non colpevolezza. Il giudice è tenuto a valutare, nel caso concreto, se le esigenze cautelari possano essere soddisfatte con misure meno afflittive della custodia in carcere, tenendo conto non solo dell'appartenenza dell'indagato/imputato ad associazioni mafiose, ma anche di altri elementi specifici, come la gravità del fatto, l'entità della pena edittale e la concreta pericolosità sociale dell'indagato/imputato. La mera finalità di agevolare le attività di associazioni mafiose o l'utilizzo del metodo mafioso non sono di per sé sufficienti a giustificare in ogni caso l'applicazione della custodia cautelare in carcere, essendo necessaria una valutazione individualizzata delle esigenze cautelari nel caso concreto. Il giudice deve inoltre esaminare la compatibilità delle condizioni di salute dell'indagato/imputato con il regime carcerario, ove tale questione sia stata tempestivamente sollevata dalla difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Anton - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 231/2011 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 02/11/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO PRESTIPINO.

OSSERVA

1. Con ordinanza dell'11.3.2011, il GIP del tribunale di Reggio Calabria in accoglimento dell'istanza formulata nell'interesse di (OMISSIS) ai sensi dell'articolo 299 c.p.p., disponeva la revoca della misura cautelare della custodia in carcere applicata nei …

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