Il verbale di interrogatorio reso dall'indagato nell'udienza di convalida dell'arresto non rientra tra gli atti di cui il Tribunale del riesame deve disporre la trasmissione ai fini della valutazione della misura cautelare, in quanto atto costituente mezzo di difesa svolto alla presenza del difensore, sempre deducibile dall'interessato a norma dell'art. 309, comma 9, c.p.p., e non già atto successivamente compiuto d'iniziativa del P.M. nell'ambito della sua attività investigativa, come previsto dall'art. 309, comma 5, c.p.p. Pertanto, l'omessa trasmissione di tale verbale non determina la perdita di efficacia della misura cautelare emessa all'esito della procedura di convalida, in quanto tale atto non rientra tra quelli di cui è obbligatoria la trasmissione al Tribunale del riesame ai sensi dell'art. 291 c.p.p. Inoltre, il verbale di interrogatorio dell'indagato non può essere ricondotto tra gli elementi favorevoli sopravvenuti di cui all'art. 309, comma 5, c.p.p., in quanto tale norma si riferisce agli atti successivamente compiuti d'iniziativa del P.M. nell'ambito della sua attività investigativa e non agli atti costituenti mezzo di difesa svolti alla presenza del difensore, sempre deducibili dall'interessato a norma dell'art. 309, comma 9, c.p.p.