Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza del Sindaco che ha disposto lo sgombero immediato di alcune unità immobiliari a causa di gravi criticità strutturali, ha affermato il seguente principio di diritto: L'ordinanza contingibile e urgente adottata dal Sindaco per disporre lo sgombero immediato di immobili a rischio crollo, in ragione di accertati gravi difetti strutturali, è legittima e non sindacabile in sede giurisdizionale, in quanto: 1) L'Amministrazione non aveva altra possibilità di far fronte alla situazione di pericolo incombente se non attraverso l'adozione di un provvedimento straordinario, non essendo possibile ricorrere agli ordinari mezzi offerti dall'ordinamento giuridico, data l'imminenza del pericolo di crollo. 2) L'indicazione del limite temporale di efficacia dell'ordinanza, riferita al completamento dei lavori di ripristino della sicurezza statica e al rilascio delle nuove attestazioni di agibilità, risulta sufficientemente determinabile, senza necessità di una indicazione puntuale e specifica. 3) Non è necessario che l'evento sia imprevedibile affinché possa essere adottata un'ordinanza contingibile e urgente, essendo sufficiente che non sia più possibile utilizzare gli strumenti ordinari. 4) La competenza a disporre lo sgombero appartiene al Sindaco, in qualità di Ufficiale di Governo, ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. n. 267/2000. 5) L'Amministrazione non era tenuta a duplicare gli accertamenti tecnici già svolti dall'Istituto proprietario degli immobili, in applicazione del principio di economicità dell'azione amministrativa, non sussistendo alcuna indicazione che potesse far dubitare della bontà di tali accertamenti. 6) La domanda di accesso agli atti è stata dichiarata inammissibile, in quanto il ricorso è stato proposto prima della scadenza del termine per il rilascio del provvedimento sull'istanza di accesso.