Il lancio di una bottiglia di plastica, anche se parzialmente piena d'acqua, contro un autobus in transito nei pressi di uno stadio prima di una manifestazione sportiva, integra il reato di cui all'art. 6-bis della Legge n. 401/1989, in quanto tale condotta, valutata oggettivamente, è idonea a creare un concreto pericolo per l'incolumità delle persone. Inoltre, il soggetto che, dopo essere stato identificato come appartenente alle forze dell'ordine, si divincola violentemente per sottrarsi all'identificazione e all'arresto, commette il reato di resistenza a pubblico ufficiale ex artt. 337, 582 e 585 c.p., essendo irrilevante che egli non abbia riconosciuto immediatamente la qualità di pubblico ufficiale della persona che cercava di bloccarlo, atteso che tale qualità era stata precedentemente manifestata dal superiore gerarchico. La valutazione della pericolosità oggettiva della condotta e l'accertamento della sussistenza degli elementi costitutivi dei reati contestati rientrano nel prudente apprezzamento del giudice di merito, il cui giudizio non può essere sindacato in sede di legittimità se sorretto da adeguata motivazione.