Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12691 del 25 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:12691PEN

Massima

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Le dichiarazioni della persona offesa, anche in assenza di riscontri esterni, possono costituire fonte di prova idonea a fondare il giudizio di responsabilità dell'imputato, purché siano valutate con opportuna cautela e sottoposte ad un'indagine accurata circa i profili di attendibilità oggettivi e soggettivi. Il giudice di merito, pertanto, è tenuto a verificare l'attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa prima di escludere la configurabilità del reato per mancanza di riscontri, in ossequio al principio di cui all'art. 192 c.p.p. Diversamente, la decisione assolutoria risulta inficiata da violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS S. - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI PALERMO;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 5/2011 GIUDICE DI PACE di TRAPANI, del 11/06/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GAETA Pietro che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

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